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Libreria medica internazionale
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L'Anafilassi e l'Uso dell' Adrenalina
Pietro Marini
Editore
Emergenze Mediche
Anno
2012
Pagine
325
ISBN
10000000000000000002
47,00 €
I prezzi indicati possono subire variazioni poiché soggetti all'oscillazione dei cambi delle valute e/o agli aggiornamenti effettuati dagli Editori.

L'anafilassi, fenomeno frequente nella specie umana, è solitamente fonte di solo fastidio e apprensione, poichè si autolimita grazie all'intervento delle ghiandole surrenali. In alcuni casi tuttavia può manifestarsi con edema della glottide, asma bronchiale o shock anafilattico, potendo degenerare anche molto velocemente in arresto respiratorio e in arresto cardiaco. L'anafilassi colpisce frequentemente persone giovani e sane. Spesso è causata dai farmaci, dai vaccini e dai mezzi di contrasto iodati. Le crisi anafilattiche possono essere trattate con successo mediante una tempestiva e corretta somministrazione di adrenalina e stabilizzate poi con altri farmaci come i cortisonici e gli antistaminici.

 "L'ANAFILASSI E L'USO DELL'ADRENALINA" è un libro operativo per riconoscere, valutare e trattare le reazioni e le crisi anafilattiche. E' composto da 328 pagine, interamente a colori, ricco di tabelle e schemi, basato sulla somministrazione dei farmaci, in particolare dell'adrenalina, e sulla descrizione di casi clinici. I singoli farmaci sono descritti nel dettaglio con precisazione della modalià di preparazione e della somministrazione.E' un ottimo strumento per acquisire e mantenere capacità operative nel gestire reazioni e crisi anafilattiche.

Il libro è composto da quattro sezioni

SEZIONE A - GENERALITA'

  • Definizione e patogenesi dell'anafilassi. 
  • Classificazione delle manifestazioni anafilattiche: reazioni anafilattiche - crisi anafilattiche minori - crisi anafilattiche maggiori - crisi anafilattiche complesse. Tale classificazione è molto importante perchè ci consente di trattare e gestire in maniera adeguata l'anafilassi.
  • Direttive del trattamento dell'anafilassi secondo la gravità.
  • Competenze nel trattamento dell'anafilassi: BASIC (medici di base, medici specialisti in branche non attinenti all'emergenza, infermieri 118 e infermieri addetti ad altri servizi) e ADVANCED (medici e infermieri dell'emergenza, equipaggi  e team ACLS).
  • Monitorizzazione dello stato clinico e dei parametri durante il trattamento dell'anafilassi, sia per valutare la comparsa di effetti collaterali negativi correlati alla sommistrazione dell'adrenalina e degli altri farmaci (frequenza cardiaca), che per vedere il miglioramento della crisi anafilattica (pressione arteriosa e saturimetria).
  • Valutazione del paziente in corso di anafilassi: riconoscimento dell'anafilassi, del distretto colpito e della gravità della situazione. Valutazione anche dell'evoluzione della reazione o crisi anafilattica.
  • Presentazione clinica dell'anafilassi. Segni e sintomi dell'anafilassi: eruzioni cutanee, dal distress allo stato asfittico, dall'ipotensione arteriosa allo shock, e altri ancora. 
  • Situazioni che possono simulare l'anafilassi: attacchi di panico, crisi vagali, epiglottite, bronchiolite, corpi estranei.
  • Valutazione del rischio anafilattico e cardiovascolare. Individuazione dei pazienti a rischio di anafilassi dopo la somministrazione di medicinali, sieri, vaccini, mezzi di contrasto iodati. Individuazione dei pazienti a rischio elevato di tachicardia, tachiaritmie e ischemia del miocardio. Precauzioni durante la somministrazione di adrenalina e salbutamolo.
  • Cause dell'anafilassi: farmaci, alimenti, imenotteri e altre. Più frequentemente gli incidenti anafilattici avvengono durante l'assunzione o somministrazione di farmaci. Le reazioni verso alimenti sono frequenti nell'ambito pediatrico. In Italia l'animale più pericoloso è il calabrone.

 

SEZIONE B - FARMACI

Azioni, indicazioni, precauzioni, posologia e modalità di somministrazione.

  • ADRENALINA. E' l'antidoto dell'anafilassi. Una precoce somministrazione interrompe l'evoluzione di una crisi anafilattica e può far regredire l'arresto cardiaco. Può essere somministrata per aerosol, per via intramuscolare e per via endovenosa (in bolo unico, in piccoli boli e in infusione continua) in modalità BASIC o ADVANCED. Può causare tachicardia, tachiaritmie e ischemia del miocardio.  
  • SALBUTAMOLO. E' il broncodilatatore di scelta in caso di asma bronchiale per aerosol o per via endovenosa. 
  • NORADRENALINA. Può essere utilizzata come vasocostrittore in caso di shock anafilattico protratto.
  • CORTISONICI. I cortisonici sono gli stabilizzatori dell'anafilassi. Il cortisonico più indicato nel trattamento dell'anafilassi è il metil-prednisolone.
  • ANTISTAMINICI di prima generazione (clorfenamina) per via parenterale e di seconda generazione (fexofenadina, cetirizina e altri) per os. Indicazioni e precauzioni d'uso.
  • CRISTALLOIDI. Soluzione fisiologica e ringer lattato utilizzati per riempire il circolo in caso di ipotensione arteriosa o shock, per fluidificare le secrezioni in caso di asma bronchiale e per preparare diluizioni e infusioni.
  • ALTRI BRONCODILATATORI: Ipratropio Bromuro - Magnesio Solfato - Aminofillina.
  • GLUCAGONE. Utilizzato come antidoto dei beta-bloccanti.
  • OSSIGENO. Utilizzazione nell'aerosol terapia, in caso di distress respiratorio, di shock, di arresto respiratorio e di arresto cardiaco.

 

SEZIONE C - CLINICA E TRATTAMENTO: CASI CLINICI E PROCEDURE OPERATIVE

  • EDEMA DELLA GLOTTIDE: dalla semplice irritazione delle mucose delle prime vie aeree allo stato asfittico per totale chiusura della rima glottidea. Adrenalina, clorfeniramina e altri antistaminici, metilprednisolone e ossigeno. Cricotirotomia e intubazione endotracheale. 
  • ASMA BRONCHIALE: dall'iniziale broncospasmo al distress respiratorio e allo stato asfittico. Adrenalina, salbutamolo, metilprednisolone e ossigeno. Intubazione endotracheale.
  • SHOCK ANAFILATTICO. Dall'ipotensione arteriosa allo shock anafilattico. Adrenalina, clorfeniramina e altri antistaminici, cristalloidi, metilprednisolone e altria cortisonici, ossigeno.
  • ARRESTO RESPIRATORIO. Riconoscimento e trattamento dell'arresto respiratorio da anafilassi conseguente a edema della glottide o ad asma asfittico.
  • ARRESTO CARDIACO. Trattamento dell'arresto cardiaco conseguente a crisi anafilattica. Adrenalina, rianimazione cardiopolmonare, cristalloidi, intubazione endotracheale, cricotirotomia.
  • CRISI ANAFILATTICHE COMPLESSE. Crisi anafilattiche caratterizzate dalla comprossione di almeno due dei tra distretti vitali (rima glottidea, bronchioli, letto vascolare).
  • CRISI ANAFILATTICHE MINORI. Crisi anafilattiche caratterizzate dal coinvolgimento delle vie aeree e del letto vascolare senza l'evoluzione in distress respriatorio e shock.
  • REAZIONI ANAFILATTICHE. Reazioni anafilattiche senza il coinvolgimento di distretti vitali (vie aeree e letto vascolare).
  • PAZIENTE A RISCHIO CARDIOVASCOLARE. Gestione delle reazioni e crisi anafilattiche nel paziente affetto da cardiopatia (coronaropatia, aritmie, scompenso cardiaco) o con evidenti fattori di rischio (ipertensione arteriosa, diabete mellito, età).
  • PAZIENTE PEDIATRICO. Gestione delle reazioni e crisi anafilattiche nel paziente pediatrico ( età, peso corporeo ideale, parametri vitali, dosaggio dei farmaci). 
  • PAZIENTE GESTANTE. Gestione delle reazioni e crisi anafilattiche nella donna gravida. 
  • PAZIENTE GERIATRICO. Gestione delle reazioni e crisi anafilattiche nel paziente geriatrico. 

 

SEZIONE D - CASI CLINICI FINALI: la realtà è sempre quanto mai difforme . . . . .

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