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Libreria medica internazionale
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Manuale pratico per il trattamento dei disturbi psichici da uso di sostanze. II edizione
Vento, Ducci
Editore
Fioriti
Anno
2022
Pagine
441
ISBN
9788836250554
38,00 €

DA SCONTARE

I prezzi indicati possono subire variazioni poiché soggetti all'oscillazione dei cambi delle valute e/o agli aggiornamenti effettuati dagli Editori.

Questo manuale è al passo con lo scenario in continua evoluzione degli aspetti
psichiatrici delle dipendenze e si offre come punto di riferimento per quanto
riguarda le possibilità di trattamento.
Le dipendenze da sostanze costituiscono uno dei principali problemi che la
medicina odierna è chiamata ad affrontare e fonti autorevoli non esitano a
metterla in relazione con l’inversione dell’aspettativa di vita che fa capolino dopo
tanti anni di aumento nelle società occidentali.

 

P refazione
La seconda edizione di questo volume, a quattro anni dalla prima,
parte dal presupposto, ormai acclarato dalle evidenze epidemiologico-
cliniche e dalla ricerca, che le problematiche legate al consumo di sostanze
ed all’estendersi costante di comportamenti che generano rinforzo e
inducono rischi di progressiva reiterazione nel tempo siano uno dei
marker diagnostici e delle complessità trattamentali della psichiatria
contemporanea di stampo biopsicosociale. Tali problematiche, infatti,
impegnano massivamente una molteplicità di Servizi di più diverso
orientamento e di operatori di differente professionalità, sia a livello
diagnostico, sia terapeutico che gestionale, inducendo preoccupazione
crescente su quegli elementi potenzialmente “catastrofici” della pratica
clinica che la doppia diagnosi sembra sempre di più attivare. Il tema in
oggetto ha generato, negli anni, non solo la cosiddetta Medicina delle
Dipendenze, ma anche l’altrettanto discussa Psichiatria delle Dipendenze
– da molti identificata nella terminologia ordinaria come area della
“doppia diagnosi” (dual diagnosis, comorbidity...) e divenuta rapidamente
sotto-classe trasversalmente collocata nelle fasce epidemiologiche
dell’adolescenza, della giovane età adulta e, non di meno oggi, della
senilità e sub-specializzazione tra quelle più rilevanti a livello disciplinare
psichiatrico. Basti pensare, in relazione alle grandi Società scientifiche
internazionali (European Psychiatric Association EPA; American
Psychiatric Association – APA; World Psychiatric Association – WPA;
International Society of Addiction Medicine – ISAM; American Society of
Addiction Medicine – ASAM; Royal College of Psychiatrists...), al posto
occupato dalle cosiddette Sezioni Speciali di “psichiatria delle dipendenze”
o di “doppia diagnosi” nel contesto delle più rilevanti aree di aggregazione
dell’interesse di ambito psichiatrico e psicologico clinico. Questo trend di
preoccupazione clinica mista ad interesse speculativo ha posto in essere
non solo una crescita esponenziale della ricerca e delle pubblicazioni che
ne sono espressione, ma anche una revisione accurata ed estensiva
dell’approccio diagnostico precedente: vedi, ad esempio, il capitolo
dedicato ai “disturbi correlati all’uso di sostanze e addiction” nel DSM 5
che ha posto le basi per una visione unitaria di tali fenomeni (sostanze e
dipendenze comportamentali), nonché un superamento dei vecchiXII Manuale pratico per il trattamento dei disturbi psichici da uso di sostanze
stereotipi centrati da decenni sulla dicotomia abuso/dipendenza o droghe
“leggere”/droghe “pesanti”. Sul versante dell’intervento, intanto, altri
importanti passi in avanti venivano fatti attraverso l’allargamento costante
dei percorsi e delle tecniche di trattamento a partire dalla revisione dei
modelli eziopatogenetici e dalla sottomissione degli stessi alla verifica di
efficacia, da sempre carente in questo ambito. Si delineava, nel contempo,
la costruzione ed il consolidamento delle prime linee-guida in grado di
orientare non solo la selezione accurata delle terapie ma soprattutto il
matching delle stesse rispetto a sotto-popolazioni differenti che, per molto
tempo, non sono state considerate tali a seguito del tradizionale approccio
omologante del tossicodipendente come categoria unitaria derivante da
teorie, storicamente cristallizzate, che ne hanno valorizzato ora la sola
dimensione sociogenetica, ora quella personologica, ora il credito
terapeutico su base valoriale come punti fermi di ogni prevalente
tipizzazione. Non mancano di certo, ancora oggi, molti aspetti da risolvere
sul tema, inaccessibili alle nostre conoscenze e decisamente “aperti” in
senso euristico, ma se può essere considerata vera l’affermazione di Nora
Volkow (a suo tempo Direttrice della NIDA statunitense), suggerita in
una splendida relazione magistrale agli psichiatri americani nel corso del
167° Annual Meeting dell’American Psychiatric Association (“Changing the
Practice and Perception of Psychiatry”) nel maggio del 2014 a New York, che
le sostanze avrebbero rappresentato un target determinante della
formazione e un fattore di condizionamento nel lavoro clinico di tutti i
giorni, allora che questi temi oggi non possono essere vieppiù
marginalizzati dagli psichiatri. Nei fatti la Volkow si spingeva al punto di
dire che se nel 2020 uno psichiatra americano non avesse imparato a
trattare i pazienti con problematiche di droga avrebbe perso il 50% del
suo introito professionale: la profezia, pur risultando caratteristica del
mondo statunitense, decisamente arroccato sul baricentro organizzativo
privatistico, è comunque veritiera in quanto le letteratura epidemiologica
ci dice oggi come prevalenza e incidenza dei fenomeni legati al consumo
di sostanze siano estremamente rilevanti nella popolazione generale (15-
20%) e come, in effetti, tra il 40 e il 60%, a seconda dei diversi gruppi
diagnostici, di pazienti con patologie psichiatriche consumi sostanze e ne
derivi, in maniera netta, un peggioramento della psicopatologia, una
crescita dei contatti con il sistema sanitario, in particolare quello
dell’emergenza, caratterizzandosi per conseguenze negative spesso stabili
come una peggior prognosi, un incremento dei comportamenti violenti
o i molteplici fenomeni della ricaduta e della “porta girevole”. Non serve
altro, allora, per giustificare un’attenzione particolare a questi temi nella
pratica clinica degli psichiatri e degli operatori psicosociali che si
muovono oggi nei Servizi e la necessità di una conoscenza specialistica
dell’evoluzione di tali fenomeni o, ancora, una predisposizione crescente
all’impiego “integrato” di tecniche di trattamento farmacologico,
psicofarmacologico, psicosociale, psicoeducativo, psicoterapico ePrefazione XIII
riabilitativo da rivolgere a questi pazienti. Il passaggio dalle terapie “in
sequenza”, o “in parallelo”, a quelle “integrate” vuol dire però agire
anche sul livello organizzativo del Sistema di trattamento dove le
“barriere” tra Servizi e aree disciplinari devono essere di certo incrinate
e progressivamente demolite fino ad arrivare a strutture e gruppi di
lavoro rappresentativi di una visione unitaria che coinvolga
necessariamente, una volta per tutte, i Servizi per le Dipendenze, i Servizi
Psichiatrici dell’età adulta, i Servizi della Neuropsichiatria Infantile e i
Servizi Sociali dove la cosiddetta “doppia diagnosi”, se vogliamo usare
ancora questo comodo termine, sia patrimonio di tutti e spinga alla
costituzione di équipe multi-professionali trasversali competenti in grado
di evitare “rimpalli” di pazienti, duplicazioni diagnostiche e/o terapeutiche
spesso conflittuali ma, soprattutto, incremento della stigmatizzazione di
soggetti che, a seguito della presenza di patologie diverse, rischiano di
essere ancora più marginalizzati di quanto non lo siano già di base. Come
si può giustificare, di fronte a questo panorama complesso e, per certi
versi, inquietante, un “Manuale pratico per il trattamento dei disturbi
psichici da uso di sostanze”? Che senso può avere oggi? Sulla falsariga dei
Manuali delle più importanti Società scientifiche internazionali (APA,
ISAM, WPA), gli Autori Vento e Ducci, affiancati da un rilevante numero
di colleghi italiani esperti del settore, ci propongono, da par loro, una
dimensione operativa costantemente impregnata di evidenze della
ricerca e dell’esperienza clinica. Non manca nessuna delle tematiche più
“calde” in senso storico e di quelle più stimolanti, in relazione al dibattito
attuale, dell’area in oggetto. Nel testo si pongono posizioni cliniche
chiare e statement definiti derivanti non solo dalla conoscenza dello
scenario, ma anche dall’interesse minuzioso verso aspetti “particolari”
del fenomeno. Ne esce uno strumento agile ma complesso dove la
trasversalità tra tipologia delle sostanze e tipizzazione dei consumatori-
pazienti offre una guida al lavoro clinico che risulta sempre tarata su
quanto serve e, nel contempo, facile ingaggio all’ulteriore
approfondimento. In un’epoca che ha sempre più ridimensionato il
valore dei Manuali, progressivamente resi asfittici dall’offerta dei database
EBM e dalla consultazione “in tempo reale” degli studi pubblicati sulle
Riviste internazionali e facilmente accessibili negli inestimabili “archivi”
della rete, il lavoro di Vento, Ducci e collaboratori ci sembra possa
risultare ampiamente fruibile come punto di sintesi grazie alla sua identità
definita e, non di meno, anche attraverso scelte coerenti e motivate.
L’aver privilegiato alcune aree a discapito di altre è frutto di una posizione
culturale e clinica ben precisa e apre le porte alla divulgazione, in senso
alto, di quanto la letteratura, spesso puntiforme, di oggi offre ad un
lettore non di rado disperso nella selezione di quanto necessario rispetto
al superfluo. Ad un Manuale si chiede questo, di fare delle scelte e di
sostenerle con coraggio a partire dall’idea che il lettore sia anche oggetto
di inevitabili bisogni di orientamento e di indicazioni derivanti da unaXIV Manuale pratico per il trattamento dei disturbi psichici da uso di sostanze
qualificata esperienza. Risulta evidente, infatti, come l’accesso ai grandi
“archivi” della letteratura tematica richieda esperienza e, spesso, possa
risultare almeno inizialmente fuorviante per chi si avvicina ad un
argomento senza conoscerne ne i confini, ne i protagonisti in tema di
ricerca e di pratica clinica. Il lavoro sul campo non può non essere
orientato da mani sicure e, con la progressione nel testo, ogni cultore di
quest’area e qualunque operatore interessato bisognoso di informazioni
saprà trovare snodi e punti di riferimento in grado di guidarlo al meglio
nella cosiddetta “psichiatria delle dipendenze”. I capitoli reperibili dal
lettore sono infatti tredici – distribuiti in due parti, una sugli aspetti
generali e una sulla gestione clinica – e garantiscono lo sviluppo naturale
dei contenuti dall’inquadramento, alla neurobiologia, agli aspetti
biopsicosociali, agli strumenti terapeutici (parte prima), alla gestione
dell’episodio psicopatologico, alla descrizione delle diverse tipologie di
sostanze, fino al trattamento ed alla prevenzione in condizioni particolari
(parte seconda). Un filo costante lega tutti questi argomenti e genera la
convinzione che si tratti di un materiale sviluppato in modo sempre
coerente, linguisticamente accessibile e, come spesso si dice, “pronto
all’uso”.
Massimo Clerici
Professore Ordinario di Psichiatria, Università Milano Bicocca,
Direttore Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze ASST Monza,
Presidente Società Italiana di Psichiatria delle Dipendenze – SIP.Dip, sezione
speciale della Società Italiana di Psichiatria – SIP.

P refazione
Massimo Clerici XI
introduzione
La Psicosi sintetica
Gilberto Di Petta 1
1. L’emergenza post-moderna della “follia chimica” 1
2. “Viviamo strani giorni”: il caso G. 2
2.1. L’incredibile mondo di G. 3
2.2. “Li sentivo muoversi...”: “La ballata del vecchio marinaio”,
T. S. Coleridge 4
2.3. Comprensione psicopatologica 12
2.4. L’anno seguente di G.: l’angelo caduto dal cielo 17
2.5. La coscienza drogata: l’incrocio crepuscolare 18
2.6. La “psicosi sintetica” di G.: la sindrome di
Alice nel paese delle meraviglie 21
2.7. “Psicosi sintetica” versus “psicosi schizofrenica classica”:
la diagnosi differenziale 24
3. Conclusioni e prospettive 26
Bibliografia 28
PARTE I – ASPETTI GENERALI
caPitoLo 1
inquadramento dei disturbi Psichici da uso di sostanze e deLLaddiction
Alessandro Emiliano Vento, Giuseppe Ducci 31
1. Introduzione: definizione di dipendenza e cenni di epidemiologia 31
2. Come diagnosticare la dipendenza: i criteri e la terminologia di base 35
3. Stadiazione e assessment della dipendenza da sostanze 40
4. La diagnosi: anamnesi tossicologica, esami di laboratorio
e psicometria 48
4.1. Test tossicologici 48
4.2. Analisi di laboratorio 49
4.3. Test psicometrici di screening e interviste strutturate 49
5. Esordio psicotico da uso di sostanze 50VI Manuale pratico per il trattamento dei disturbi psichici da uso di sostanze
6. Suicidio e morte accidentale correlata all’uso di sostanze 52
Bibliografia 54
caPitoLo 2
neurobioLogia deLLe diPendenze, Patogenesi e PsicoPatoLogia correLata
Alessandro Emiliano Vento, Pietro De Rossi 58
1. Dipendenza fisiologica e patologica 58
2. Anatomia comportamentale del sistema della gratificazione 59
2.1. Area tegmentale ventrale (ATV) 62
2.2. Nucleo accumbens (NAc) 62
2.3. Corteccia prefrontale (CPF) 63
2.4. Amigdala estesa 64
2.5. Ippocampo e insula 66
3. Neuroplasticità, aspetti molecolari e neurotrasmettitoriali
della dipendenza 70
3.1. Primo utilizzo 71
3.2. Uso cronico 74
3.3. Craving e ricadute 77
4. Neurosviluppo e uso di sostanze in adolescenza 85
5. Deficit di attenzione/iperattività e uso di sostanze psicoattive 88
Bibliografia 93
caPitoLo 3
asPetti bio -Psico - sociaLi connessi aLLa diPendenza da sostanze
Marta Cacciotti, Alessandro Emiliano Vento 96
1. Temperamento, carattere e personalità nella dipendenza
da sostanze 96
2. Fattori genetici ed epigenetici predisponenti 101
3. Effetto di rinforzo rispetto a gruppi sociali (peer pressure) 105
4. Percezione del rischio e disponibilità delle sostanze 107
5. Atteggiamento culturale nei confronti delle sostanze 108
6. Utilizzo per proprietà terapeutiche (automedicazione o
abuso di prescrizione) 109
7. Stigma, pregiudizio e conseguenti limitazioni nella pratica clinica 110
8. L’uso di sostanze come patologia del tempo: l’eterno presente 111
Bibliografia 113
caPitoLo 4
strumenti teraPeutici
Alessandro Emiliano Vento, Giuseppe Ducci 118
1. Strumenti farmacologici 119
1.1. Farmaci indicati per il trattamento dei disturbi da uso di alcol 123
1.2. Farmaci off-label per il trattamento dei disturbi da uso di alcol 128
1.3. Farmaci indicati per il trattamento dei disturbi da uso di
oppiacei/oppioidi 131
1.4. Altri farmaci per il trattamento della dipendenza
da oppiacei/oppioidi 134Indice VII
1.5. Farmaci off-label per il trattamento dell’astinenza da oppiacei 134
1.6. Farmaci indicati per il trattamento della dipendenza da nicotina 135
1.7. Farmaci antipsicotici più indicati nel trattamento dei
disturbi psichici da uso di sostanze 136
1.8. Altri farmaci off-label nel trattamento dei disturbi psichici
da uso di sostanze 140
2. Strumenti biologici non farmacologici 147
2.1. Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) 147
2.2. Stimolazione Transcranica a Corrente Diretta Continua (tDCS) 148
3. Interventi psicosociali 149
3.1. Interventi a orientamento cognitivo-comportamentale 150
3.2. Interventi a orientamento psicodinamico 155
3.3. Modelli integrati 157
3.4. Il modello comportamentale per la comorbilità psichiatrica 158
Bibliografia 160
PARTE II – GESTIONE CLINICA
caPitoLo 5
La gestione deLL ePisodio PsicoPatoLogico acuto da uso di sostanze
Giuseppe Ducci, Alessandro Emiliano Vento 165
1. Casi clinici 165
2. Introduzione al problema 169
3. Luoghi di osservazione di questi casi clinici 172
4. Cosa fare e cosa non fare 172
4.1. Tecniche di comunicazione verbale 175
4.2. Tecniche di comunicazione non verbale 175
4.3. Ascolto attivo 176
4.4. Come riconoscere e gestire l’aggressività 176
4.5. Gestione clinica 177
5. Manifestazioni psicopatologiche acute da uso di sostanze 178
Bibliografia 181
caPitoLo 6
nuove sostanze P sicoattive (nPs) e sostanze Psicoattive di nicchia
Alessandro Emiliano Vento, Roberto Brunoro, Marta Cacciotti,
Dario Carrus, Giuseppe Ducci, Giovanni Martinotti, Giulia Pellicciari,
Rita Santacroce, Fabrizio Schifano 183
1. Casi clinici 183
2. Introduzione 187
3. Cannabimimetici sintetici 189
4. Catinoni sintetici 191
5. Fenetilamine psichedeliche classiche e nuovi derivati: MDMA-simili 192
6. Altre nuove sostanze psicostimolanti di rilevanza clinica 194
7. Oppioidi sintetici 196
8. Sostituti sintetici della cocaina 196
9. Nuovi derivati della triptamina 197
10. Agonisti dei recettori GABA-A/GABA-B: GHB e simili 198
11. Sostanze dissociative e allucinogene (psicodislettici) 200VIII Manuale pratico per il trattamento dei disturbi psichici da uso di sostanze
11.1. Intossicazione acuta da allucinogeni – clinica, diagnosi, trattamento 207
12. Piperazine 210
13. Erbe e piante 211
14. Medicinali 214
14.1. Abuso di farmaci di prescrizione: considerazioni cliniche
e avvertimenti 215
15. PIEDs: Performance e Image Enhancing Drugs 226
15.1.PIEDs: le molecole 229
15.2.Epidemiologia, dipendenza e comorbilità psichiatrica 238
15.3.Farmaci del futuro? 239
16. Il fenomeno del poliabuso 241
17. Conclusioni 245
Bibliografia 246
caPitoLo 7
aLcoL
Mauro Ceccanti, Giuseppe Ducci, Raffaella Porrari, Federica Cereatti,
Rosaria Ciccarelli, Giovanna Coriale, Marco Fiore, Daniela Fiorentino,
Simona Gencarelli, Sergio De Filippis, Giovanni Martinotti, Luigi Janiri
e Alessandro Emiliano Vento 249
1. Casi clinici 249
2. Introduzione ed elementi di epidemiologia 250
3. La diagnosi: anamnesi, esame obiettivo, esami di laboratorio
e vulnerabilità genetica 253
4. Novità nella classificazione diagnostica 256
5. Clinica e farmacoterapia dei disturbi da uso di alcol 258
5.1. Il primo contatto 259
5.2. L’accoglienza 259
5.3. La visita medica 260
5.4. Intossicazione acuta 262
5.5. Astinenza 264
5.6 Dipendenza: mantenimento dell’astinenza e
prevenzione delle ricadute 275
5.7. Consigli pratici di terapia farmacologica 283
6. Trattamenti non farmacologici 285
7. La sindrome feto-alcolica 286
7.1. Considerazioni cliniche 289
Bibliografia 293
caPitoLo 8
cannabis
Alessandro Emiliano Vento, Sergio De Filippis, Marta Cacciotti 306
1. Caso clinico 306
2. Introduzione 307
3. Aspetti neurobiologici e implicazioni cliniche 309
4. Psicopatologia: intossicazione, astinenza e dipendenza,Indice IX
rischio psichiatrico, comorbilità 310
4.1. Intossicazione acuta 311
4.2. Intossicazione cronica 312
4.3. Astinenza e dipendenza da cannabinoidi 312
4.4. Rischio di disturbi psichiatrici maggiori 313
4.5. Comorbilità 314
5. Alterazioni cognitive 315
6. Trattamento dei disturbi da uso di cannabis 316
6.1. Trattamenti psicosociali 317
6.2. Trattamenti farmacologici off-label 317
Bibliografia 322
caPitoLo 9
PsicostimoLanti (cocaina e amfetamine )
Alessandro Emiliano Vento, Giuseppe Ducci 325
1. Caso clinico 325
2. Introduzione agli psicostimolanti 326
3. Cocaina 327
3.1 Indicazioni al trattamento nei disturbi da uso di cocaina 330
4. Amfetamine e metamfetamine 337
Bibliografia 339
caPitoLo 10
oPPioidergici
Onofrio Casciani, Pietro Casella, Sergio De Filippis,
Ornella De Luca, Francesco Pompei, Alessandro Emiliano Vento 341
1. Caso clinico 341
2. Dipendenza da oppiacei 342
2.1. Modalità d’uso dell’eroina (ev, inalata, fumata) 343
3. La diagnosi: anamnesi tossicologica, esame obiettivo,
esami tossicologici (urine, sangue, tessuti, capelli), di laboratorio,
psicometria, status psicopatologico, valutazione familiare e
comorbilità internistiche 344
4. Trattamento farmacologico della dipendenza da oppiacei 345
4.1. Agonisti puri: metadone racemo e L-metadone 347
4.2. Agonisti/Antagonisti 350
4.3. Antagonisti puri: naltrexone 353
5. Alternative al trattamento della dipendenza da oppiacei 354
6. Trattamento psicosociale della dipendenza da oppiacei 355
6.1. Il colloquio motivazionale 357
6.2. Gruppi di auto-mutuo aiuto 358
6.3. La terapia di gruppo 358
6.4. La psicoterapia 359
6.5. La prevenzione delle ricadute 362
6.6. L’intervento del servizio sociale 363
6.7. L’intervento riabilitativo 363X Manuale pratico per il trattamento dei disturbi psichici da uso di sostanze
7. Cenni sulla prevenzione 367
Bibliografia 368
caPitoLo 11
nicotina e caffeina
Alessandro Emiliano Vento, Marta Cacciotti 371
1. Nicotina 371
1.1. Farmaci per la disassuefazione dal fumo di sigaretta 375
1.2. Integrazioni al trattamento 376
2. Caffeina 377
Bibliografia 379
caPitoLo 12
disturbi deL sonno correLati aLL uso di sostanze
Alessandro Emiliano Vento, Marta Cacciotti 380
1. Introduzione 380
2. Disturbi del sonno da alcol e benzodiazepine 385
3. Disturbi del sonno da nicotina e caffeina 386
4. Disturbi del sonno da cocaina e psicostimolanti 387
5. Disturbi del sonno da cannabis 388
6. Disturbi del sonno in consumatori di oppiacei 388
7. Disturbi del sonno causati da altri farmaci di prescrizione 389
Bibliografia 390
caPitoLo 13
trattamento dei disturbi da uso di sostanze in condizioni
ParticoLari e nuove ProPoste Per La Prevenzione
Alessandro Emiliano Vento, Giuseppe Ducci,
Stefano Ferracuti e Marta Cacciotti 392
1. Specificità del trattamento di disturbi da uso di sostanze
in ambito carcerario 392
2. Disturbi da uso di sostanze in operatori sanitari
con accesso ai farmaci 396
3. Trattamento dei disturbi da uso di sostanze in gravidanza 398
4. L’imputabilità nelle dipendenze da sostanze psicoattive:
problemi attuali 401
5. Prevenzione, life skills training e riabilitazione
emozionale cognitiva con gli adolescenti 410
5.1. Promozione e prevenzione 412
5.2. Un progetto italiano di life skills training evidence-based 415
5.3. Social networks, comportamenti a rischio e prevenzione 417
6. Informazione tra gli adolescenti: le campagne “Unplugged”
e “Cervelli Brillanti” 418
7. Nuova organizzazione per i servizi di Salute Mentale
e le Dipendenze 421
Bibliografia 425
indice anaLitico 43

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