Il testo presenta al lettore italiano i metodi di cura della dermatologia tradizionale cinese, partendo dalle loro origini storiche che risalgono alla dinastia Shang (Yin ) (1700-1100 a.C.).

Oltre alle erbe più conosciute e all’agopuntura, vengono presentati trattamenti esterni come cerotti, lozioni, inalazioni e trattamenti empirici sperimentali, poiché la terapia nella medicina cinese continua ad essere basata sull’esperienza clinica. Per molti casi sono presentate più di una cura o di una ricetta. Per le malattie della pelle, infatti, è spesso più efficace somministrare simultaneamente cure interne ed esterne, piuttosto che affidarsi solo all’una o all’altra. I paragrafi concernenti la terapia di ciascuna malattia sono comunque seguiti da un confronto con le terapie tradizionali e occidentali, e per ogni condizione è presentata l’eziologia tradizionale, che consiste nelle manifestazioni più comuni riscontrate clinicamente.

Il libro ha il merito di far porre al medico le cruciali domande: “chi è il mio malato?”, “perché si è ammalato e come posso davvero aiutarlo?”. Non si tratta infatti di una fredda “cronaca d’ospedale”, ma di un opuscolo sulla vocazione a guardare un uomo malato, a scrutare nella sua vicenda per trarre utili considerazioni non settoriali ma di tipo generale.