Prefazione

La conoscenza della semeiotica neurologica e della relativa terminologia è indispensabile per un corretto inquadramento dei pazienti neurologici.

In particolare, l’esame neurologico è utile per:

identificare la sede di eventuali lesioni e guidare quindi gli accertamenti strumentali;

stabilire la congruità fra segni clinici e dati strumentali;

valutare il grado di disabilità;

valutare l’evoluzione temporale dei deficit neurologici;

differenziare deficit organici da disturbi psicogeni o rivendicativi.

Questo testo è indirizzato agli specializzandi di neurologia ed agli studenti di medicina particolarmente motivati allo studio della neurologia, ma anche a tutti i colleghi (medici di base, medici del Pronto Soccorso, specialisti in oculistica, otorinolaringoiatria, ortopedia, fisiatria e geriatria) che spesso visitano pazienti con possibili patologie neurologiche. La conoscenza di alcune manovre semeiotiche e della terminologia neurologica è sicuramente utile anche ai fisioterapisti perché molti dei loro pazienti sono affetti da patologie neurologiche.

Il testo può sembrare di dimensioni più vaste di quelle attese, ma ciò dipende dalle moltissime figure che sono state inserite per rendere più semplice l’apprendimento e la memorizzazione delle differenti manovre semeiotiche.

I brevi cenni di neuroanatomia funzionale, inseriti all’inizio di ogni capitolo, permettono di richiamare alla memoria quelle nozioni indispensabili per la comprensione dei meccanismi connessi alla comparsa di segni patologici.

Il testo contiene numerose scale per la quantificazione dei deficit neurologici, operazione che ha importanti ricadute medico-legali e che consente di quantificare variazioni del quadro clinico utili per acquisire indicazioni di ordine prognostico.

I capitoli sulle funzioni cognitive contengono alcune metodiche di valutazione oggi particolarmente utili, perché i disturbi cognitivi ed i quadri demenziali sono divenuti molto più frequenti a causa dell’invecchiamento della popolazione.

I capitoli sulle lesioni periferiche riassumono in modo schematico quadri clinici spesso difficili da memorizzare.