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Utilizzare la terapia EMDR solo per la rielaborazione dei traumi rappresenta l’approccio tradizionale ed è un intervento potente, ma l’EMDR ha molto di più da offrire. Questo libro si propone di espandere l’applicazione delle procedure EMDR evitando di ridurne l'applicazione solo a situazioni cliniche con pazienti in grado di installare il posto sicuro, di mettere in campo le proprie risorse e che hanno una buona regolazione emozionale e un sufficiente sostegno sociale. L'approccio progressivo descritto da Anabel González e Dolores Mosquera offre strumenti operativi per utilizzare l'EMDR anche con pazienti dissociativi, con aspetti traumatici complessi e che non sono in possesso dei requisiti precedentemente elencati: una novità che molti terapeuti attendevano da tempo.
Indice
Presentazione dell’edizione italiana
Antonio Onofri e Giovanni Tagliavini XIII
Prefazione all’edizione inglese
Isabel Fernandez XV
Capitolo 1
Introduzione
Anabel González e Dolores Mosquera 1
Vengono descritte difficoltà frequenti nel lavoro con l’EMDR nei casi di trauma complesso e di disturbi dissociativi: per superare tali difficoltà introduciamo modificazioni e procedure alternative, che saranno descritte più in dettaglio nei capitoli seguenti. Questa introduzione stabilisce il tono generale del volume: dalle situazioni cliniche, al modello teorico, per arrivare a proposte basate sulla pratica terapeutica.
Fase 1: Raccolta della storia del paziente (anamnesi) 2
Fase 2: Preparazione 3
Fasi 3-7 6
Fase 8: Rivalutazione 8
Sommario 9
Capitolo 2
L’A-B-C del trauma grave
Anabel González e Dolores Mosquera 11
In questo capitolo vengono spiegati concetti e termini necessari per comprendere le proposte degli autori.
Trauma semplice e trauma complesso 11
I disturbi dissociativi 12
Fasi del trattamento 13
La dissociazione strutturale è sinonimo di disturbi dissociativi? 13
Parti dissociative nei disturbi dissociativi e parti dissociative
nella dissociazione strutturale e negli stati dell’Io 13
Parte apparentemente normale (ANP) e parte emozionale (EP)
della personalità 14
Sistemi di azione 15
Dissociazione strutturale primaria, secondaria e terziaria 16
Fobie dissociative 17
L’integrazione nella teoria della dissociazione
strutturale della personalità 18
Sistema interno 18
Switch 18
Attaccamento disfunzionale 19
Regolazione emozionale e finestra di tolleranza 21
Capitolo 3
Modello AIP e dissociazione strutturale:
una prospettiva per ampliare la cornice concettuale
Anabel González, Dolores Mosquera, Andrew M. Leeds,
Jim Knipe e Roger Solomon 22
Viene analizzato il modello teorico dell’EMDR (AIP, o Modello di elaborazione adattiva dell’informazione), integrandolo con importanti concetti legati alla traumatizzazione grave e precoce, alla teoria dell’attaccamento e a recenti scoperte della neurobiologia dello sviluppo, al fine di fornire un modello esauriente che guidi la concettualizzazione EMDR del caso clinico in situazioni di dissociazione strutturale.
Livelli di funzionamento mentale nella
traumatizzazione grave 23
Frammentazione e informazioni immagazzinate
disfunzionalmente (o DSI, Disfunctionally Stored Information):
le DSI sono più che ricordi 30
Attaccamento insicuro e DSI 42
Sommario 46
Capitolo 4
Il linguaggio dissociativo
Dolores Mosquera, Anabel González e Natalia Seijo 48
Il trattamento dei pazienti gravemente traumatizzati va oltre l’utilizzo di protocolli e procedure. Il terapeuta ha necessità di combinare varie capacità insieme a sintonizzazione e visione mentale (mindsight), considerando la comunicazione indiretta e non verbale, l’ambivalenza del paziente e molti altri aspetti che gli autori hanno chiamato “il linguaggio dissociativo”.
Perché è così importante capire il linguaggio dissociativo? 49
Linguaggio dissociativo e fase 1 52
Linguaggio dissociativo e fase 2 54
Il posto al sicuro: tradurre “stabilizzazione” e “sicurezza” 54
Installazione delle risorse 54
Aspetti relazionali 55
Fasi 3-7 e dissociazione strutturale 55
Quando non elaborare 55
Quando elaborare 55
Fase 8 56
Caratteristiche del linguaggio dissociativo 56
Comunicazione indiretta 57
L’importanza del “non detto” (non-realizzazione) 58
Un mondo di opposti: l’ambiente traumatico è
ambivalente e contraddittorio 59
Polisemia: la presenza di significati multipli 60
Comunicazione interna 60
Il corpo è un elemento chiave nel linguaggio dissociativo 61
Interventi 62
Come utilizzare l’EMDR con pazienti che non
sono consapevoli del trauma 63
Capitolo 5
Migliorare le funzioni mentali superiori:
oltre l’installazione delle risorse
Anabel González, Dolores Mosquera e Andrew M. Leeds 66
Rafforzare il paziente è un obiettivo fondamentale nella cura della dissociazione strutturale. Alcuni approcci sottolineano la necessità di lavorare con il sistema interno delle parti dissociative, ma questo non è l’unico aspetto che dovrebbe essere considerato per una terapia efficace con questo gruppo di pazienti. Alcuni autori hanno dato importanza al miglioramento di varie funzioni mentali di livello superiore come la mentalizzazione, i processi metacognitivi, la mindfulness ecc. Descriviamo in questo capitolo la rilevanza di queste componenti per la terapia EMDR.
Installazione delle risorse 67
EMDR e funzioni mentali di ordine superiore 68
Una prospettiva evolutiva 74
Un approccio progressivo dall’installazione alla elaborazione:
gli interventi integrativi costanti (constant interweaves) 75
Processi mentali di ordine superiore che devono
venire sviluppati 76
Mentalizzazione 77
Mindfulness 79
“Meta”-interventi 85
Differenziazione 87
Presentificazione e personificazione: realizzazione 89
Il Sé adulto 89
Il Sé adulto come via per riparare l’attaccamento 91
Responsabilizzare il paziente 91
Lavorare su modelli sani di cura di sé 92
Rinforzare l’integrazione 93
Sommario 97
Capitolo 6
Introdurre modalità sane per la cura di sé
Anabel González, Dolores Mosquera, Jim Knipe
e Andrew M. Leeds 98
Terapia è avere cura. Il paziente può arrivare nel nostro ambulatorio senza una chiara motivazione a stare meglio o a imparare a prendersi cura di sé. Un ambiente precoce trascurante o traumatizzante influenza la capacità di cura di sé della persona. Gli autori propongono un’esplorazione e un lavoro sui pattern di cura di sé come parte della fase preparatoria della terapia con EMDR.
Il concetto di modello sano di cura di sé 106
Elementi di un modello sano di cura di sé 106
Guardare se stessi con “il miglior sguardo possibile” 106
Guardare se stessi con “occhi realistici” 106
Riconoscere e validare i propri bisogni 107
Proteggersi in modo adeguato: impostare confini e
comprenderne la necessità 107
Raggiungere l’equilibrio tra i nostri bisogni
e i bisogni degli altri 107
Esplorare i modelli di cura di sé 108
Cura fisica di sé 108
Riconoscere e rispondere ai propri bisogni 110
Una visione realistica di sé 111
Comportamenti autolesivi/Proteggere se stessi 112
Tollerare e assimilare le emozioni positive interpersonali
e il riconoscimento dagli altri 113
Impegnarsi in attività o relazioni positive 114
Essere in grado di chiedere aiuto e di accettarlo 115
Accudimento ipertrofico 115
Confini e limiti adeguati 116
Interventi 117
Interventi psicoeducazionali 117
Lavorare col bambino interiore 118
Lavorare con le parti e la cura di sé 124
La cura di sé come forma di auto-regolazione emozionale 126
Il protocollo di cura del bambino 126
Tollerare le emozioni positive 129
Installare l’equilibrio 129
Includere nel piano terapeutico i ricordi di
modelli disfunzionali di cura di sé 130
Sommario 136
Capitolo 7
Lavorare verso l’integrazione: co-consapevolezza e connessione
Anabel González, Sandra Baita e Dolores Mosquera 137
L’attenzione duale non è facilmente raggiungibile in caso di dissociazione strutturale. Gli autori propongono varie procedure per migliorare l’attenzione duale o co-consapevolezza, valutandole come parte di un costante viaggio verso l’integra
Sei sicuro di voler eseguire questa azione?