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LIBRERIA STUDIUM
Libreria medica internazionale
- PADOVA -
LIBRERIA STUDIUM
0,00 €
Effetti Placebo
Il lato nascosto delel cure mediche
Benedetti
Editore
Fioriti
Anno
2022
Pagine
702
ISBN
9788836250486
64,00 €
I prezzi indicati possono subire variazioni poiché soggetti all'oscillazione dei cambi delle valute e/o agli aggiornamenti effettuati dagli Editori.

Due dei termini più usati in medicina sono ‘placebo’ ed effetto placebo, anche se non è sempre chiaro cosa significhino esattamente. I recenti progressi della ricerca biomedica hanno permesso di chiarire meglio l’effetto placebo. Ora sappiamo che si tratta di un fenomeno psicobiologico attivo che ha luogo nel cervello del paziente e che è capace di influenzare sia il corso di una malattia che la risposta a una terapia.

Una nuova edizione significativamente aggiornata e ampliata di un libro sui placebo di grande successo e acclamato dalla critica.
Incorpora ampio materiale dal testo complementare dell’autore, Il cervello del paziente.
Ogni capitolo contiene un riassunto e punti chiave di apprendimento, inclusi suggerimenti per ulteriori discussioni, che rendono il libro molto utile per l’insegnamento.
Evidenzia come ci siano molti effetti placebo e li rivede criticamente in diverse condizioni mediche, come i disturbi neurologici e psichiatrici, le malattie cardiovascolari e respiratorie, le risposte immunitarie e ormonali, così come nell’oncologia, nella chirurgia, nella medicina sportiva e nell’agopuntura. Inoltre, esamina il contesto psicosociale, considerato cruciale per l’effetto placebo.

VIII Effetti placebo
2. Nascita e sviluppo della medicina scientifica 30
2.1 Conoscenze emergenti e il problema
della sperimentazione animale 31
2.1.1 La medicina scientifica richiede conoscenze
anatomiche e fisiologiche di base 31
2.1.2 L’acquisizione di nuove competenze mediche e chirurgiche 35
2.1.3 I trattamenti efficaci non devono necessariamente essere
compresi nei meccanismi d’azione ma devono essere validati 39
2.1.4 La ricerca sugli animali ha un impatto negativo sulla
maggior parte delle persone e solleva molti interrogativi etici 45
2.2 Fattori biologici, psicologici e sociali contribuiscono
ai processi di malattia e di guarigione 49
2.2.1 La medicina scientifica moderna include una componente psicosociale 49
2.2.2 I principi medici variano tra le diverse culture ma
la componente psicosociale rimane la stessa 52
2.3 La pratica medica incontra le neuroscienze 56
2.3.1 La medicina scientifica ha bisogno di includere lo
studio del cervello del paziente e del medico 56
2.3.2 Diventare ed essere un paziente prevede quattro fasi
e i relativi meccanismi cerebrali 57
2.4 Elementi di ulteriore discussione 59
Bibliografia 59
3. Sentirsi malati: una combinazione di eventi che
operano in senso ascendente e discendente 63
3.1 Il paziente si sente malato sulla base di processi
che operano sia in senso ascendente che discendente 65
3.1.1 Cos’è il sintomo? 65
3.1.2 L’identificazione di un sintomo è una combinazione
di interocezione e altri fattori 66
3.1.3 Svariate regioni cerebrali rispondono agli stimoli interocettivi 69
3.1.4 L’insula riveste un ruolo fondamentale nella consapevolezza 72
3.1.5 La consapevolezza interocettiva è sottoposta a modulazione discendente 74
3.2 Processi ascendenti e discendenti contribuiscono
all’esperienza globale del dolore 75
3.2.1 L’esperienza del dolore si costruisce dalla
periferia al sistema nervoso centrale 75
3.2.2 Non esiste un unico centro del dolore ma un
sistema altamente distribuito 80
Benedetti 220128.indd 8Benedetti 220128.indd 8 28/01/2022 12:09:4528/01/2022 12:09:45Indice IX
3.2.3 L’esperienza dolorifica cambia a seconda dell’individuo
e delle circostanze 84
3.2.4 Una complessa rete neuronale è responsabile della
modulazione discendente del dolore 86
3.3 Le emozioni influiscono sulla percezione dei sintomi 90
3.3.1 Sentirsi malati non implica necessariamente la sofferenza fisica 90
3.3.2 Le emozioni positive e negative vengono elaborate nel sistema limbico 91
3.3.3 L’ansia provocata dal dolore attiva circuiti nervosi
responsabili dell’aumento della percezione dolorifica 93
3.3.4 Rabbia e depressione influenzano la percezione del dolore 100
3.4 Elementi di ulteriore discussione 101
Bibliografia 102
4. La ricerca del sollievo.
L’attivazione dei circuiti motivazionali e di ricompensa 111
4.1 La soppressione del disagio e la ricerca del piacere 112
4.1.1 La motivazione mira a regolare gli stati interni
e a ottenere una ricompensa 112
4.1.2 Sopprimere il disagio dovuto a fame, sete e variazioni termiche 115
4.1.3 La ricerca del piacere sessuale 117
4.1.4 I comportamenti di ricerca di una ricompensa
coinvolgono il sistema dopaminergico mesolimbico 119
4.2 Eliminare il disagio della malattia 124
4.2.1 Cercare sollievo dalla malattia è un comportamento motivato 124
4.2.2 Il comportamento motivato varia a seconda delle differenze culturali 126
4.2.3 Il sistema di motivazione/ricompensa viene attivato
quando si ricerca e ci si aspetta un sollievo 127
4.3 Elementi di ulteriore discussione 131
Bibliografia 131
5. L’incontro con il terapeuta. Uno sguardo ai meccanismi
di fiducia, speranza, empatia e compassione 135
5.1 La fiducia nel terapeuta 137
5.1.1 La fiducia nei confronti dei medici può essere misurata 137
5.1.2 L’amigdala è una regione chiave per le decisioni sull’affidabilità 139
5.1.3 L’ossitocina aumenta la fiducia 146
5.1.4 L’ammirazione per i comportamenti meritori e
quella per le abilità personali coinvolgono due sistemi neuronali distinti 150
Benedetti 220128.indd 9Benedetti 220128.indd 9 28/01/2022 12:09:4528/01/2022 12:09:45X Effetti placebo
5.2 L’input sensoriale può fare la differenza 151
5.2.1 Sottili differenze nella comunicazione verbale
possono portare a esiti diversi 151
5.2.2 Gli stimoli visivi sono alla base della comunicazione non verbale 154
5.2.3 Essere toccati da una persona amata rende il dolore più sopportabile 161
5.3 Il paziente desidera che il futuro sia migliore del presente 165
5.3.1 La speranza e la mancanza di speranza possono
influire sullo stato di salute 165
5.3.2 La mancanza di speranza e il senso di impotenza coinvolgono
i sistemi serotoninergico e noradrenergico 169
5.4 Uno sguardo nel cervello del medico 171
5.4.1 Le espressioni facciali del dolore si sono probabilmente evolute
per suscitare l’attenzione medica da parte degli altri individui 171
5.4.2 Empatia e compassione hanno significati e
meccanismi d’azione differenti 172
5.4.3 Esistono due diversi sistemi neuronali per l’empatia 174
5.4.4 La compassione per il dolore sociale e per quello fisico
coinvolge due sistemi neuronali distinti 177
5.4.5 I medici sono in grado di gestire le proprie risposte
emotive alla sofferenza altrui 179
5.5 L’interazione medico-paziente può avere
effetti positivi e negativi 181
5.5.1 Un’interazione positiva può portare a risultati positivi 181
5.5.2 Un’interazione negativa può portare a risultati negativi 186
5.6 Il dolore può diventare un’esperienza positiva 187
5.7 Elementi di ulteriore discussione 188
Bibliografia 189
6. Il cervello del paziente affetto da demenza 199
6.1 Molti pazienti non possono comunicare il proprio disagio 200
6.1.1 Quali persone non sono in grado di comunicare? 200
6.1.2 La demenza è un problema sanitario di primaria importanza 201
6.2 In che modo il paziente affetto da demenza percepisce
la propria condizione di malattia? 203
6.2.1 I sistemi dolorifici laterale e mediale sono diversamente
colpiti nella malattia di Alzheimer 203
6.2.2 La demenza vascolare può essere associata a iperalgesia 212
Benedetti 220128.indd 10Benedetti 220128.indd 10 28/01/2022 12:09:4528/01/2022 12:09:45Indice XI
6.2.3 La demenza frontotemporale provoca una
diminuzione delle risposte al dolore 214
6.3 Il paziente demente non è in grado di cercare sollievo 216
6.3.1 Nelle demenze il comportamento finalizzato è alterato 216
6.4 Il paziente demente incontra il terapeuta 217
6.4.1 Non c’è una vera interazione fra il medico
e il paziente affetto da demenza 217
6.5 Elementi di ulteriore discussione 219
Bibliografia 219
P arte 2
Effetti placebo: concetti generali e meccanismi
7. Il concetto tradizionale di placebo 225
7.1 L’origine del concetto di placebo e i principi che lo definiscono 226
7.1.1 Nei secoli passati sono state messe a
punto molte terapie bizzarre e inefficaci 226
7.1.2 I medici cominciano a rendersi conto dell’inefficacia
di molte delle terapie in uso 229
7.1.3 Il concetto tradizionale di effetto placebo è
una prima fonte di confusione 232
7.2 Il placebo nei trial clinici e nella pratica medica 233
7.2.1 I placebo sono il cardine del trial clinico randomizzato,
in doppio-cieco e con placebo 233
7.2.2 I placebo potrebbero essere utilizzati in modelli sperimentali diversi 236
7.2.3 I placebo sono ampiamente utilizzati nella pratica medica di routine 241
7.2.4 Gli psicologi considerano l’effetto placebo
un esempio del potere della mente 242
7.3 Elementi di ulteriore discussione 245
Bibliografia 246
8. La moderna interpretazione del placebo
e degli effetti a esso correlati 249
8.1 Cosa non rientra nella definizione di effetti placebo 250
8.1.1 Molti fenomeni sono erroneamente scambiati per effetti placebo 250
8.1.2 La remissione spontanea è spesso ed
erroneamente definita come effetto placebo 252
8.1.3 La regressione verso la media è un fenomeno
statistico comune nei trial clinici 254
Benedetti 220128.indd 11Benedetti 220128.indd 11 28/01/2022 12:09:4528/01/2022 12:09:45XII Effetti placebo
8.1.4 Le difficoltà di rilevazione del segnale possono in alcuni
casi spiegare il miglioramento illusorio di un sintomo 256
8.1.5. Può capitare che pazienti e medici diano un’interpretazione
errata di un quadro clinico 257
8.1.6 In alcuni casi il miglioramento clinico può essere
il risultato di più trattamenti concomitanti 258
8.1.7 I trial clinici classici non sono un valido strumento
per comprendere gli effetti placebo 259
8.2 Cosa sono gli effetti placebo 264
8.2.1 Esiste una differenza tra effetto placebo e risposta placebo? 264
8.2.2 Il contesto psicosociale che ruota attorno alla
terapia svolge un ruolo decisivo 265
8.2.3 Gli effetti placebo e nocebo si manifestano dopo la
somministrazione di trattamenti inerti 272
8.2.4 Gli effetti correlati al placebo e al nocebo non prevedono
necessariamente la somministrazione di sostanze inerti 274
8.2.5 I risultati soggettivi sono diversi da quelli oggettivi? 275
8.3 Come agiscono 276
8.3.1 Non esiste un solo effetto placebo, ma ne esistono molti 276
8.3.2 L’aspettativa di un risultato futuro è uno dei principali meccanismi 278
8.3.3 L’effetto placebo è un fenomeno di apprendimento 282
8.3.4 Alcuni tratti della personalità possono essere
associati alla responsività al placebo 289
8.3.5 La genetica può influenzare la risposta al placebo 291
8.3.6 Sono state proposte altre possibili spiegazioni 293
8.3.7 Gli effetti placebo si manifestano anche negli animali 295
8.3.8 Cosa differenzia chi risponde al placebo da chi non risponde? 297
8.4 Perché si manifestano 298
8.4.1 Gli effetti placebo mediati dall’aspettativa possono essere
associati ad altri processi di auto-regolazione 298
8.4.2 Gli effetti placebo e quelli a essi
correlati sono un prodotto dell’evoluzione? 301
8.4.3 Placebo somministrati senza inganno: perché sono efficaci? 303
8.4.4 Gli effetti placebo possono manifestarsi a
partire da effetti nocebo pre-esistenti? 305
8.5 Elementi di ulteriore discussione 305
Bibliografia 307
Benedetti 220128.indd 12Benedetti 220128.indd 12 28/01/2022 12:09:4528/01/2022 12:09:45Indice XIII
9. Inserire gli effetti placebo nel contesto della relazione
medico-paziente come un meccanismo di difesa 317
9.1 Negli organismi viventi sono presenti una grande
varietà di meccanismi di difesa 318
9.1.1 Le cellule rispondono agli invasori e ai danni a carico dell’organismo 318
9.1.2 Gli organismi viventi si proteggono da una grande varietà di pericoli 321
9.2 I meccanismi di difesa possono coinvolgere
anche aspetti culturali e sociali 322
9.2.1 La termoregolazione come esempio di
meccanismo fisiologico e culturale 322
9.2.2 I gruppi sociali possono rappresentare un
vantaggio per la salute in molti modi 324
9.3 L’interazione medico-paziente è un meccanismo di difesa sociale 325
9.3.1 Il sistema funziona indipendentemente dall’efficacia delle terapie 325
9.3.2 Perché il sistema paziente-terapeuta funziona in questo modo? 328
9.3.3 Anche il medico fa parte del sistema 330
9.4 Elementi di ulteriore discussione 331
Bibliografia 331
Parte 3
Classificazione degli effetti placebo basata sul tipo di malattia:
le condizioni cliniche più studiate
10. Il dolore 335
10.1 Analgesia da placebo 336
10.1.1 L’analgesia da placebo è la tipologia di effetto placebo più studiata 336
10.1.2 Molti fattori influenzano la grandezza dell’analgesia da placebo 337
10.1.3 Le prospettive di miglioramento possono portare all’analgesia 344
10.1.4 Gli antidolorifici somministrati di nascosto sono meno efficaci 347
10.1.5 L’analgesia da placebo rappresenta oggi il miglior modello
per lo studio dei meccanismi endogeni di analgesia 351
10.1.6 Alcuni tipi di analgesia sono mediati dagli oppioidi endogeni 352
10.1.7 Alcuni tipi di analgesia da placebo
coinvolgono il sistema degli endocannabinoidi 359
10.1.8 L’analgesia da placebo è collegata al
sistema dopaminergico della ricompensa 361
10.1.9 Visualizzare il cervello mentre sono in atto le aspettative
di analgesia indotte dal placebo 362
Benedetti 220128.indd 13Benedetti 220128.indd 13 28/01/2022 12:09:4528/01/2022 12:09:45XIV Effetti placebo
10.1.10 In assenza di controllo prefrontale, non c’è risposta placebo 367
10.2 Iperalgesia da nocebo 369
10.2.1 Le aspettative di peggioramento possono portare a iperalgesia 369
10.2.2 Apprendere gli effetti nocebo attraverso l’osservazione 373
10.2.3 Le aspettative negative si diffondono tra gli individui 374
10.2.4 L’iperalgesia da nocebo è mediata dalla colecistochinina 377
10.2.5 Cosa accade nel cervello quando ci si aspetta l’iperalgesia 380
10.2.6 Lo stato d’animo positivo può ridurre gli effetti nocebo 383
10.3 Elementi di ulteriore discussione 384
Bibliografia 385
11. Malattie del sistema nervoso 394
11.1 Malattia di Parkinson 395
11.1.1 I pazienti parkinsoniani che ricevono il placebo
mostrano un elevato indice di miglioramento 395
11.1.2 Le aspettative modulano i sintomi parkinsoniani 397
11.1.3 La malattia di Parkinson è provocata dalla diminuzione
del rilascio di dopamina nello striato 401
11.1.4 La somministrazione del placebo induce
il rilascio di dopamina nello striato 403
11.1.5 Nei pazienti affetti da malattia di Parkinson i neuroni
del nucleo subtalamico hanno un’attività anomala 406
11.1.6 I placebo ripristinano la normale
attività dei neuroni del nucleo subtalamico 407
11.1.7 Le aspettative di beneficio possono essere
potenti quanto metà dose di L-dopa 411
11.2 Stimolazione cerebrale profonda e processi emotivi 412
11.2.1 Le aspettative aumentano l’eccitabilità di alcune aree limbiche 412
11.2.2 Aspettarsi un’emozione può modificare la sua intensità 415
11.3 Emicrania e cefalea 418
11.3.1 I placebo somministrati sottocute sono più efficaci di
quelli somministrati per via orale 418
11.3.2 Nei trial clinici sui farmaci anti-emicrania i gruppi placebo
presentano miglioramenti clinici rilevanti 420
11.4 Fatica 422
11.4.1 Il sintomo della fatica è molto sensibile ai trattamenti placebo 422
Benedetti 220128.indd 14Benedetti 220128.indd 14 28/01/2022 12:09:4528/01/2022 12:09:45Indice XV
11.5 Sonno 423
11.5.1 I placebo per l’insonnia possono indurre modificazioni
comportamentali e fisiologiche 423
11.5.2 La sindrome delle gambe senza riposo migliora nei gruppi placebo 425
11.6 Disturbi neurologici di cui sono disponibili dati scarsi o assenti 426
11.7 Elementi di ulteriore discussione 427
Bibliografia 428
12. Disturbi mentali e comportamentali 434
12.1 Depressione 435
12.1.1 Il tasso di miglioramento nei gruppi placebo è alto
ed è aumentato nel corso degli anni 435
12.1.2 Placebo e antidepressivi influenzano aree simili del cervello 438
12.1.3 Alcuni polimorfismi genetici sono coinvolti nella risposta
placebo di tipo antidepressivo 444
12.2 Ansia 444
12.2.1 I farmaci ansiolitici sono meno efficaci se somministrati di nascosto 444
12.2.2 Tecniche di imaging per rilevare la riduzione dell’ansia
in seguito a somministrazione del placebo 446
12.3 Demenza 448
12.3.1 L’osservazione intensiva può migliorare la capacità
cognitiva nei pazienti affetti da demenza 448
12.3.2 La perdita del controllo esecutivo prefrontale incide
sulla capacità di rispondere al placebo 450
12.4 Dipendenza 453
12.4.1 L’aspettativa di ricevere una sostanza d’abuso la rende più piacevole 453
12.4.2 Riguardo all’abuso di alcol, gli effetti placebo e
quelli placebo-simili non hanno un ruolo decisivo 456
12.4.3 Fumare tabacco e aspirare nicotina mostrano grandi effetti placebo 458
12.4.4 I placebo possono imitare e sostituire la caffeina 460
12.4.5 I tassi di risposta placebo nei trial d’interruzione possono
fornire informazioni sull’intensità delle dipendenze 461
12.5 Psicoterapia 462
12.5.1 La psicoterapia funziona grazie a una relazione umana positiva? 462
12.5.2 È difficile separare gli effetti placebo dalla psicoterapia 463

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