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Prefazione
L’elastosonografia è una metodica ecografica di recente acquisizione che si propone di discriminare il differente grado di elasticità propria dei tessuti molli. Introdotta per la prima volta nel 1991, tale metodica in base al diverso grado di rifrazione subito dal fascio ultrasonoro, a seguito di pressioni progressive esercitate dall’operatore con il trasduttore sulle strutture in esame, consente oggi di visualizzare in real-time, tramite una finestra colore sovrapposta all’immagine in B-mode, l’elastogramma di riferimento.
Diversi studi hanno già dimostrato l’attendibilità della elastografia applicata alla risonanza magnetica per lo studio della risposta muscolare in relazione al tipo di contrazione; poiché il segnale in RM è fortemente correlato alla composizione istochimica dei tessuti, sulla base della diversa densità protonica delle varie componenti muscolari in relazione alla differente distribuzione del tipo di fibra muscolare costituente la struttura muscolo-tendinea, è possibile ottenere differenti segnali nelle sequenze T1 e T2 pesate, caratteristici del momento funzionale in esame. Tuttavia è bene ricordare come l’esame di RM, pur consentendo una notevole panoramicità delle strutture esaminate, resti sempre e comunque un esame statico che non consente una visualizzazione in tempo reale delle componenti muscolo-scheletriche in esame. L’ecografia è universalmente riconosciuta come metodica di prima istanza nello studio di muscoli e tendini; è altresì noto come uno dei problemi più diffusi dell’esame ecografico standard sia la valutazione qualitativa delle strutture muscolo-tendinee esaminate, sia in condizioni fisiologiche che nella prognosi dei traumi muscolari laddove, a cicatrizzazione avvenuta, vi sia la necessità di stabilire il momento più opportuno per la ripresa dell’attività; non sempre è possibile infatti ottenere informazioni discriminanti in tal senso a carico dell’ecostruttura dei tessuti esplorati ed è inoltre esperienza comune come spesso, ad una struttura apparentemente integra, non corrisponda un equivalente di integrità funzionale. Il nostro studio sull’elastosonografia applicata all’apparato muscolo-scheletrico è partito da una valutazione puramente funzionale, basata sulla conoscenza della fisiologia e biomeccanica muscolare. In accordo con tali principi, ponendo come assodato che il massimo coefficiente elastico sviluppato da un muscolo sia rilevabile durante la contrazione, grazie ai meccanismi propri di autoregolazione meccanica, l’interpretazione della mappa colorimetrica ha permesso di confermare le attese secondo le quali i colori dell’elastogramma, indicativi di una maggiore elasticità intrinseca, sono più evidenti in condizioni dinamiche e più ancora in condizioni di carico in ortostatismo per ciò che concerne l’arto inferiore.
L’esame ecografico è universalmente riconosciuto esame di primo livello nello studio dell’apparato muscolo-scheletrico, grazie soprattutto alla valutazione dinamica delle componenti muscolari. La possibilità di apprezzarne anche il grado di elasticità, rappresenta un ulteriore completamento dello studio ecografico tradizionale, anche in termini di valutazione preventiva all’inizio di una qualsiasi programmazione agonistica, consentendo degli allenamenti mirati atleta per atleta, nell’intento di scongiurare il rischio di traumi che spesso occorrono durante le fase di ripresa dell’attività sportiva, sia essa dopo un trauma, che dopo le soste stagionali.
Lo studio mediante elastosonografia si pone quindi anche come valido supporto nel follow-up clinico-terapeutico delle lesioni muscolari, permettendo una più corretta valutazione del recupero funzionale in rapporto alla reale condizione delle fibre muscolari interessate dai processi riparativi. Riteniamo che questo volume possa essere di aiuto per tutti gli operatori del settore che intendano approfondire le proprie conoscenze in una materia, la diagnostica per immagini, che in questi ultimi anni ha assistito ad un notevole incremento delle proprie potenzialità diagnostiche grazie ai progressi tecnologici che oggi consentono di usufruire di apparecchiature sempre più complete e sofisticate, che meritano pertanto, un costante aggiornamento da parte di tutti gli utilizzatori in campo
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