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L’ecocontrastografia si è rivelata spesso risolutiva ai fini della diagnosi rendendo superfluo il ricorso ad altre metodiche di imaging più impegnative per il paziente e più costose per la collettività. Questo ha spinto ad un sempre maggiore utilizzo delle “microbolle” anche in altri campi di applicazione come quello del trapianto renale, del reflusso vescico-ureterale sino ad arrivare ad un tentativo di tipizzazione delle lesioni solide renali o di stadiazione delle lesioni vescicali. L'ecocontrastografia dell'apparato urinario ha pertanto acquistato pari dignità rispetto ad altri esami contrastografici, risultando "problem-solving examination". La casistica personale degli autori e i dati riportati in letteratura per ciascun organo valutato (rene, vescica e vie urinarie) sono alla base della trattazione, che intende sottolineare il ruolo del mezzo di contrasto ultrasonografico di II generazione nella detection e caratterizzazione delle patologie dell’apparato urinario. Il volume si rivolge principalmente allo specializzando ma risulterà di uguale interesse anche per il radiologo e il clinico esperti che desiderino approfondire l'argomento.
Introduzione.- Rene.- Vie urinarie e vescica.- Mdc in ecografia pediatrica e nello studio dei reflussi vescico-uretrali: “cistosonografia”.- Conclusioni.
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