Cari Colleghi,
è per me un onore presentare questo volume scritto dall’amico Sandro Prati e dedicato alla complessa e, per certi versi controversa, tematica dei Disordini cranio-mandibolari.
Chi conosce bene Sandro sa perfettamente quanto, come professionista, si sia da sempre dedicato con passione e dedizione a quella disciplina che ancora oggi viene definita “gnatologia”. Quanto riportato nel libro (che si avvale per alcuni argomenti specifici anche di due chirurghi maxillo-facciali Salvatore Sembronio e Antonio Russillo) è il frutto, non tanto di una esperienza teorica e scientifica, che pure non gli si può non riconoscere, ma soprattutto appare la meravigliosa sintesi di una esperienza pratica e clinica “sul campo” lunga più di 30 anni.
Il rigore metodologico e scientifico che traspare sin dai primi capitoli dedicati all’analisi dei fattori eziopatogenetici ed ancor di più in quelli in cui vengono illustrati i quadri clinici e gli approcci terapeutici dei disordini cranio-mandibolari, sono la dimostrazione di una serietà professionale e di una chiarezza prima concettuale e quindi espositiva che ben difficilmente mi è capitato di incontrare soprattutto in tematiche così complesse ed ostiche.
In particolare consiglio a tutti una attenta e puntuale lettura del capitolo V, dedicato all’analisi dei fattori occlusali potenzialmente patologici, che illustra e dimostra in modo semplice e chiaro come il concetto di “malocclusione”, correlato con rapporto causa-effetto alla genesi dei disturbi cranio-mandibolari, sia ormai falso, oltre che superato. La problematica è infatti decisamente più complessa e coloro i quali oggi si interessano dei pazienti affetti da disordini cranio-mandibolari dovrebbero considerare l’occlusione non in termini statici ma dinamici, ponendo particolare attenzione non all’occlusione in sé, ma a quei cambiamenti occlusali, quali ad esempio la modifica della dimensione verticale occlusale e/o scheletrica, potenzialmente forieri di problemi.
“Disordini Cranio-mandibolari” è un testo che facilmente poteva sfociare nella presentazione della ennesima filosofia dogmatica per approcciare i pazienti affetti da problematiche articolari e/o muscolari, ma al contrario, già da una prima lettura, si dimostra estremamente pragmatico e di ausilio al clinico nella sua pratica quotidiana, grazie anche alla splendida e innumerevole iconografia (circa 3500 foto tutte originali). In particolare Sandro Prati pone sempre alla base del suo approccio diagnostico un attento e scrupoloso esame clinico abbinato ad un altrettanto accurato esame strumentale (Risonanza Magnetica in primis) dando quindi un taglio non filosofico ma clinico e anatomico.
Per tutti questi motivi, mi permetto quindi di consigliare questo testo non soltanto a chi tra gli odontoiatri si professa “gnatologo” ma anche a tutti coloro che, odontoiatri o chirurghi maxillo-facciali, si occupano a tutto tondo di riabilitazione orale. Forse infatti il “gnatologo” classico non esiste più, ma sono convinto che tutti i clinici che trattano le patologie della bocca, proprio al fine di ottenere un successo stabile e duraturo dei loro trattamenti riabilitativi, devono poter essere anche un po’ “gnatologi” e non possono prescindere dalle conoscenze di quanto riportato così brillantemente in questo volume.
Dunque Auguro a tutti una buona e, soprattutto, una fruttuosa lettura
AB Giannì
Professore Ordinario Chirurgia Maxillo-Facciale Università degli Studi di Milano
Direttore U.O.C. Chirurgia Maxillo-Facciale ed Odontostomatologia Ospedale Maggiore Policlinico IRCCS Fondazione Cà Granda Milano