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Il piacere di correre va di pari passo con l’importanza di conoscere il proprio corpo: come funziona, come reagisce, come bisogna prendersene cura. È una macchina perfetta, potentissima, ma allo stesso tempo fragile, potenzialmente a rischio, ed è per questo che va trattata e custodita al meglio. Ecco perché il volume che state per leggere, e che ho l’onore di presentare, dovrebbe diventare uno strumento indispensabile per tutti i runners da portare nello zaino, leggere, consultare e mettere in pratica. Vivo il mondo dell’atletica e in particolare della corsa da quando ero ragazzino, prima come atleta, poi come dirigente e infine come presidente federale. Ho attraversato varie epoche ed evoluzioni, ho visto la maratona trasformarsi in una vera e propria industria, ho assistito al boom del podismo amatoriale - e adesso possiamo dire che è stata molto più di una “moda” passeggera - ma se c’è un qualcosa che è rimasto immutato nei decenni, credo sia proprio questo: che tutti gli sportivi, a ogni livello, qualunque sia l’intensità di allenamento, avranno comunque a che fare con qualche “doloretto”, se non addirittura con qualche infortunio. Fa parte del gioco, lo sappiamo.
E riuscire a evitarli, o ancora meglio saperli gestire, fa la differenza. Chi vi parla, per esempio, è stato costretto a saltare i Mondiali di Roma 1987: ci sarei arrivato da campione europeo in carica dei 10.000, quindi potete immaginare la frustrazione che provavo. Ma quell’esperienza mi ha insegnato a non avere fretta. L’essere circondato da professionisti di cui mi fidavo mi ha permesso di
recuperare con i giusti tempi. Dico questo perché so perfettamente quanto sia complicato doversi fermare e quanto invece sia soddisfacente sentirsi bene e potersi esprimere nelle migliori condizioni fisiche e psicologiche. Credo che le informazioni presenti in questa guida illustrata sulla “anatomia del correre” possano aiutare molto in questo senso, in termini di prevenzione e di potenziamento delle proprie capacità motorie. Gli esercizi pratici proposti e il loro impatto sulla dinamica e sull’efficacia della corsa sono di facile comprensione anche per i podisti che si sono avvicinati da poco a questa disciplina, ma che vogliono confrontarsi in maniera matura e adeguata con l’attività sportiva.
Scorrendo queste pagine sarà più semplice riconoscere i campanelli d’allarme lanciati da muscoli, ossa, tendini, legamenti, ma anche quali sono i fattori esterni che possono influire sulle performance, oppure quando è il momento di cambiare le proprie scarpe e comprarne di nuove. Correre è libertà, è sfida con se stessi prima ancora che con gli altri, è vivere all’aria aperta, attraversare
scenari magnifici e avere la fortuna di goderseli. È emozione in movimento e non ci si può rinunciare.
Stefano Mei
Presidente FIDAL
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