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È indubbio che il libro stia di per se diventando un oggetto sempre più desueto, ciòche è ancor più vero in ambito medico e, soprattutto, cardiologico. La velocità concui le nuove informazioni si susseguono in cardiologia rischia infatti di rendere su-perate le nozioni fissate nel testo già fin dalla pubblicazione, in un’epoca in cui primadi tenere una relazione al mattino è buona norma controllare la letteratura sul webalmeno fino alla sera prima. Il libro che presento, frutto di uno sforzo importante dell’ANMCO Lazio, sfugge peròa questa valutazione di carattere generale: ciò è frutto dell’attenzione degli autori edel precedente Direttivo Regionale alla scelta degli argomenti da trattare. L’aver impostato i capitoli come puntualizzazioni su temi incerti e controversi o comecontributi su nuove tematiche emergenti, l’essere rifuggiti dalla tentazione di una trat-tazione sistematica mettono al riparo infatti dal rischio dilagante di una Sindrome diWerner culturale per tutto ciò che è impaginato. In questo modo l’indice del libro somiglia più ad un interminabile panel congressualeche ai capitoli dei trattati di cardiologia su cui noi, più avanti negli anni, abbiamo co-minciato a studiare molti anni fa. Questa però, piuttosto che la sua debolezza, è pro-prio la sua forza. Complimenti a tutti.
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